lunedì 17 febbraio 2014

La nuova scommessa del mercato dell'oro.

Gli ultimi 18 mesi sono stati indiscutibilmente in discesa per il mercato dell'oro, che con l'aspettativa di raggiungere i 2 mila dollari, si ritrova a tentennare sui 1200.  Un anno chiuso negativamente dove le quotazioni del panorama nazionale non attirano l'attenzione se non che per la presunta perdita di 40 miliardi di valore (ben 2452 tonnellate) delle riserve auree di Bankitalia da settembre 2012 a dicembre 2013.  
Tuttavia il cambio di rotta potrebbe essere imminente. Senza affidarci al mero discorso di cicli economici, i numerosi indizi che farebbero ben sperare riguardano le politiche delle stesse banche centrali, non solo come acquirenti di metallo prezioso.
Ad esempio, come osservava recentemente Matt Day sul Wall Street Journal, la Federal Reserve approcciandosi in maniera più "morbida" alla riduzione del programma mensile di acquisti, tagliati di soli 10 miliardi al mese, ‹‹ rafforza le aspettative su tassi bassi che potrebbero rendere l'oro più attraente ›› per gli investitori.
Evy Hambro, dirigente di BlackRock, che del fondo monetario di questo colosso degli investimenti ne gestisce 8 miliardi di dollari, ha spiegato alcuni giorni fa come i tagli delle società minerarie agli impianti di estrazione più costosi, potrebbe ridurre "piuttosto rapidamente" l'approvvigionamento di oro sul mercato. In questo momento, ha spiegato, ‹‹pochissime compagnie fanno profitti rilevanti›› e questa riduzione nell'estrazione non può che avere l'effetto di rivitalizzare i prezzi. 

Testo di riferimento da Il Sole 24 Ore

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