venerdì 20 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
Oro: analisi previsioni 18-22 novembre
La settimana scorsa si è chiusa bene per l’oro, che ha ritrovato finalmente un momento positivo dopo tre settimane consecutive di ribassi.
Al Comex di New York i futures hanno guadagnato lo 0,21% settimanale, attestandosi sui 1.287,40 dollari l’oncia. Durante la settimana, in particolare giovedì, il metallo era riuscito a superare anche i 1.293 dollari.
I guadagni sono stati influenzati sia dai dati negativi sull’economia USA, sia dalle dichiarazioni della Vice Presidente, nonché prossima Presidente, della Fed Janet Yellen.
In effetti, era più che prevedibile un ridimensionamento dei dati americani precedenti, che non avevano tenuto conto dello shutdown.
L’indice della Federal Reserve sull’attività manifatturiera, infatti, è sceso a -2,21 punti, contro una previsione ben più positiva degli analisti che lo dava a +5.0 punti. Anche l’indice della produzione industriale
statunitense, nel frattempo, è sceso dello 0,1% contro una previsione
degli esperti che lo vedeva in crescita dello 0,2%. Infine il dollaro ha
visto il proprio indice scendere a 80,87 punti, causando quindi un aumento dell’interesse per l’oro.
I guadagni maggiori per il metallo, però, sono arrivati giovedì, quando Janet Yellen ha lasciato intendere che gli stimoli monetari della Fed continueranno.
Confermando la linea di Bernanke, anche la Yellen ha suggerito che un
ridimensionamento degli aiuti monetari potrà avvenire solo quando i dati
economici saranno confortanti.
Sembra quindi che le politiche attuali rimarranno in atto almeno fino all’inizio del 2014, contro le previsioni che per tutto il 2013 avevano suggerito una riduzione imminente delle manovre espansive.
In settimana è atteso il resoconto della riunione della Fed,
da cui si potrà comprendere meglio la portata delle dichiarazioni della
Yellen. Arriveranno inoltre nuovi dati USA sulle vendite e sui prezzi
al consumo, che sicuramente permetteranno di capire quanto
effettivamente lo shutdown abbia danneggiato l’economia.
Altrove sul Comex, l’argento ha chiuso la settimana con una forte perdita del 2,76% a 20,72 dollari l’oncia, nonostante il forte rialzo del giovedì.
Infine il rame ha chiuso a -2,55% sulla settimana a 3,160 dollari:
sul metallo industriale ha pesato fortemente il mancato annuncio delle
riforme economiche promesse in precedenza dai vertici politici cinesi.
Pare invece che le migliori previsioni rialziste interessino il platino, per cui la Johnson Matthey stima una media di 1.465 dollari l’oncia nei prossimi sei mesi.
informazionidoro.com
informazionidoro.com
martedì 12 novembre 2013
Sicilia Oro, tra tradizione e innovazione
Si è conclusa ieri lunedì 11 novembre la 74° edizione del Sicilia Oro, la mostra mercato di gioielleria e accessori del comparto orafo più longeva d'Italia, riservata ai soli operatori del settore.
Quest'edizione autunnale, curata dall'organizzatore Rudy Piccardi, ha visto oltre 60 espositori provenienti da tutta Italia , pronti a presentare in anteprima le nuove collezioni alla vasta platea di buyer, con un particolare riguardo alle festività natalizie ormai prossime.
La manifestazione ha di recente cambiato location, presentandosi presso il sofisticato padiglione del Centro Fieristico Etnapolis, a 10 minuti dall'aeroporto di Catania.
Taglio del nastro venerdì 8 ore 15:00 mentre il consueto brindisi per l'inaugurazione ufficiale in presenza delle personalità autorevoli si è tenuto ad Etnafiere sabato 9 alle ore 10:00.
Non solo mostra mercato ma tanto altro, come testimoniano la presenza tecnologica di un servizio di progettazione avanzata, prototipazione "CAD 3D", ed il Seminario di Gemmologia tenutosi domenica con ingresso eccezionalmente gratuito.
Conclusosi il tour invernale si aspetta l'edizione primaverile 2014, svolgendosi Sicilia Oro due volte l'anno, nei mesi di aprile e novembre.
giovedì 26 settembre 2013
mercoledì 28 agosto 2013
Campionato mondiale dei cercatori d'oro 2013
Si è svolto dal 19 al
25 agosto il trentasettesimo campionato mondiale dei cercatori doro, non
più a Zubiena ma a Mongrando, in provincia di Biella.
La Riserva Naturale
Speciale della Bessa, circa 10 km quadrati che costituivano una delle
più grandi miniere d'oro del mondo tra il II e il I secolo a.C. , è
stata teatro di sfida a colpi di setaccio per 600 partecipanti
provenienti da 23 paesi aderenti alla World Goldpanning Association.
Mongrando si è
preparato a ricevere circa 2.000 persone tra partecipanti, curiosi e
giornalisti, mettendo anche a disposizione, su volere del sindaco Gino
Fussotto, un'area retrostante la scuola media, per l'occasione divenuta
zona adibita ai campeggiatori. Coloro che hanno preferito questa
alternativa alla permanenza in albergo, hanno potuto usufruire del
circolo polisportivo, degli spogliatoi e dei bagni con una spesa minima.
Per i turisti sono
state allestite mostre di minerali e di artigianato, sono state
organizzate performance di band locali e ben diciassette ristoranti
della provincia hanno presentato la "pizza del cercatore d'oro", con
maccagno e paletta, accompagnata da un'ottima birra biellese.
Parata iniziale delle
nazioni seguita dall'alzabandiera, per la cerimonia d'inaugurazione
mentre la manifestazione si è conclusa con la premiazione sul podio
dellArena.
Ricordiamo che tutto
l'anno l'Associazione Biellese Cercatori dOro organizza escursioni lungo
il fiume Elvo ed insegna le tecniche più antiche di ricerca.
giovedì 8 agosto 2013
venerdì 2 agosto 2013
Buone Vacanze!
AGOSTO!
C'è chi lo vuole frenetico e frizzante, chi lo vuole rilassante e rigenerante, c'è chi lo vuole per tornare a casa e chi per andare lontano.. insomma tutti lo vogliono e sognano per mesi!
Qualunque sia il vostro modo di vivere l'estate, lo staff di Oro Change vi augura di viverlo al meglio!
E se qualcuno questo caldo mese dovesse rimanere in città a lavorare, vi auguriamo almeno che sia pieno di gelati, passeggiate e strade senza traffico!
CHIUSURA NEGOZI 9-24 agosto
CHIUSURA UFFICIO 14-17 agosto
*estremi compresi
giovedì 18 luglio 2013
giovedì 11 luglio 2013
Oro in salita del 3%, con il sostegno della Federal Reserve.
I futures dell’oro sono in salita
vicini al massimo di tre settimane questo giovedì, dopo che il
Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha dichiarato che la
banca centrale continuerà a mantenere l’attuale politica monetaria in
futuro. Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.284,75 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita del 3% sulla giornata.
I prezzi Comex dell’oro sono saliti del 3,8% al massimo della seduta di 1.297,05 dollari l’oncia troy, il massimo dal 24 giugno.
Supporto a 1.207,25 dollari l’oncia troy, il minimo dal 5 luglio e resistenza a 1.347,45, massimo del 20 giugno.
Il dollaro è sceso contro le principali controparti dopo che Bernanke ha dichiarato che la Fed continuerà a mantenere l’attuale politica monetaria in futuro, per via di bassi livelli di inflazione e dell’alto tasso di disoccupazione.
Il dollaro è salito nell’ultimo mese dopo che Bernanke ha dichiarato che la Fed potrebbe iniziare ad allentare il programma di acquisti di bond per la fine del 2013 se l’economia statunitense continuerà a migliorare come previsto dalla banca centrale.
Le dichiarazioni sono giunte in seguito ai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed che ha mostrato che i policymakers restano divisi su quando iniziare ad allentare il programma di acquisti da 85 miliardi al mese.
Circa la metà dei policymakers Fed crede che la banca possa iniziare a ritirare il programma di acquisti per la fine dell’anno, mente altri credono che il mercato del lavoro sia ancora troppo debole.
Il dollaro USA è andato sotto pressione per via della crescita delle aspettative che la Federal Reserve possa mantenere le attuali politiche di allentamento.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dell’1,2%, a 83,20, in calo dell’1,2% a 83,20, il minimo dal 25 giugno.
La debolezza del dollaro spinge solitamente l’oro, poiché incrementa lappeal del metallo come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 23% quest’anno, in tal caso si tratterebbe del peggiore calo dal 1981, nella speculazione che la Fed inizierà a ridimensionare il piano di acquisti per la fine dell’anno.
L’andamento del prezzo dell’oro quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +4,3% a 19,98 dollari l’oncia troy, mentre il
rame con consegna a settembre è salito del 3% a 3,185 dollari la libbra.
Il metallo rosso ha trovato un ulteriore supporto nelle aspettative che la Banca Popolare Cinese possa introdurre delle misure di stimolo per spingere la crescita in seguito agli ultimi dati piuttosto deboli rilasciati di recente.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame e lo scorso anno ha rappresentato il 40% del consumo globale.
Investing.com
martedì 2 luglio 2013
lunedì 24 giugno 2013
Bernanke affonda i metalli preziosi
LE DICHIARAZIONI di
mercoledì Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, hanno colpito
a metà settimana tutti i mercati: borse, materie prime, equities e
ovviamente metalli preziosi.
L’oro chiude la settimana con un fixing pomeridiano di $1295,95: è un ribasso del 6,8% rispetto allo stesso dato della settimana scorsa. In termini di Euro, la valutazione di venerdì pomeriggio è €984,45, ovvero un ribasso settimanale del 5,7%.
Dopo un inizio settimana in cui l’oro rimaneva in un range relativamente ristretto attorno ai $1390, mentre l’argento tradava attorno ai $22, mercoledì è arrivata la bomba. Durante il meeting del Federal Open Market Committe, Bernanke è stato chiaro come in pochi si sarebbero aspettati: “Abbiamo una strategia per normalizzare la politica monetaria sul lungo termine.”
Detto in altre parole: mentre i tassi di interesse vengono mantenuti a zero, la prospettiva è di rallentare a fine anno il programma di acquisto di asset con l’intenzione di uno stop definitivo a metà 2014. Chiaramente la dichiarazione di Bernanke è condita di molti se, riguardanti lo stato dell’economia e il tasso di disoccupazione. Ma tanto è bastato per scatenare il panico sui mercati azionari: New York perdeva l’1,4%, in Asia le perdita sono arrivate al 4% e in Europa tra il 2 e il 3%.
Il cambio EUR/USD, dopo aver toccato i $1,3417, livello che non si vedeva dal 20 febbraio, proprio a ridosso delle dichiarazioni di Bernanke, è crollato a causa di un rafforzamento del Dollaro contro tutte le valute e viene scambiato al momento in cui scriviamo a $1,3112.
Nel mercato dell’oro, l’ETF più importante al mondo, il SPDR Gold Trust (GLD) ha ridotto le riserve al minimo da febbraio 2009, scendendo al di sotto delle 1.000 tonnellate. Al Comex, più del 90% dei contratti futures aperti è cambiato di mano.
Gli unici che sembra non siano cascati nella trappola sono gli utenti di BullionVault, il mercato online per lo scambio di oro e argento fisico dedicato agli investitori privati: i clienti che hanno deciso di vendere hanno infatto avuto come controparte una domanda quasi altrettanto forte, tanto che la riduzione dello stock di proprietà dei clienti è stata marginale.
Toccando minimi di $1269 all’oncia durante la mattina di venerdì, il futuro si presenta volatile per il mercato dell’oro. Per quanto i movimenti del prezzo non sembrano aver sgonfiato l’appeal per gli investitori a lungo termine, che vogliono assicurare i loro soldi con metallo fisico di cui sono proprietari diretti, è chiaro che sul breve e medio termine è necessaria un’estrema cautela.
di Alessandra Pilloni - BullionVault
L’oro chiude la settimana con un fixing pomeridiano di $1295,95: è un ribasso del 6,8% rispetto allo stesso dato della settimana scorsa. In termini di Euro, la valutazione di venerdì pomeriggio è €984,45, ovvero un ribasso settimanale del 5,7%.
Dopo un inizio settimana in cui l’oro rimaneva in un range relativamente ristretto attorno ai $1390, mentre l’argento tradava attorno ai $22, mercoledì è arrivata la bomba. Durante il meeting del Federal Open Market Committe, Bernanke è stato chiaro come in pochi si sarebbero aspettati: “Abbiamo una strategia per normalizzare la politica monetaria sul lungo termine.”
Detto in altre parole: mentre i tassi di interesse vengono mantenuti a zero, la prospettiva è di rallentare a fine anno il programma di acquisto di asset con l’intenzione di uno stop definitivo a metà 2014. Chiaramente la dichiarazione di Bernanke è condita di molti se, riguardanti lo stato dell’economia e il tasso di disoccupazione. Ma tanto è bastato per scatenare il panico sui mercati azionari: New York perdeva l’1,4%, in Asia le perdita sono arrivate al 4% e in Europa tra il 2 e il 3%.
Il cambio EUR/USD, dopo aver toccato i $1,3417, livello che non si vedeva dal 20 febbraio, proprio a ridosso delle dichiarazioni di Bernanke, è crollato a causa di un rafforzamento del Dollaro contro tutte le valute e viene scambiato al momento in cui scriviamo a $1,3112.
Nel mercato dell’oro, l’ETF più importante al mondo, il SPDR Gold Trust (GLD) ha ridotto le riserve al minimo da febbraio 2009, scendendo al di sotto delle 1.000 tonnellate. Al Comex, più del 90% dei contratti futures aperti è cambiato di mano.
Gli unici che sembra non siano cascati nella trappola sono gli utenti di BullionVault, il mercato online per lo scambio di oro e argento fisico dedicato agli investitori privati: i clienti che hanno deciso di vendere hanno infatto avuto come controparte una domanda quasi altrettanto forte, tanto che la riduzione dello stock di proprietà dei clienti è stata marginale.
Toccando minimi di $1269 all’oncia durante la mattina di venerdì, il futuro si presenta volatile per il mercato dell’oro. Per quanto i movimenti del prezzo non sembrano aver sgonfiato l’appeal per gli investitori a lungo termine, che vogliono assicurare i loro soldi con metallo fisico di cui sono proprietari diretti, è chiaro che sul breve e medio termine è necessaria un’estrema cautela.
di Alessandra Pilloni - BullionVault
lunedì 10 giugno 2013
L'oro nell'hi-tech
Se la corsa all'oro del XIX secolo ha fatto si che
molte persone si allontanassero da quello che era il frutto della
Rivoluzione Industriale per intraprendere avventurose ricerche nelle
lontane miniere degli Stati Uniti, nel XXI secolo è proprio alla
fabbrica che bisogna tornare.
Abbandonate l'idea di pepita, oggi loro si trova nell'hi-tech.
Che il valore di questi prodotti sia aumentato
negli ultimi anni è evidente; difficile immaginarsi una quotidianità
senza computer, cellulari o altri oggetti tecnologici. La frenetica
corsa all'ultima scoperta però, porta spesso a far calare molto
rapidamente il nostro interesse verso il prodotto appena acquistato e
nell'arco di alcuni anni o addirittura mesi lo ritroviamo in un cassetto
o nel cestino. Eppure il cellulare "superato", conserva un valore fino
ad oggi ben poco considerato.
Dall'e-waste ("rifiuto elettronico") sono infatti ricavabili materiali preziosi tramite un processo chiamato "Urban Mining" .
Da una tonnellata di oggetti obsoleti è possibile ricavare circa 400 grammi doro.
Non è difficile dunque pensare che nelle discariche
in giro per il globo si nascondano oro e argento per milioni di
dollari, producendo ogni anno in tutto il mondo fino a 50 milioni di
tonnellate di rifiuti elettronici e considerando il recente aumento del
valore dell'oro.
Secondo il GeSI (Global e-Sustainability Initiative) i metalli preziosi recuperati dai rifiuti elettronici possono essere fino a 50 volte più ricchi di quelli estratti dalle miniere.
Dati importanti che stanno spingendo sempre più aziende ad aprire questo ciclo di recupero.
Quale maggior centro di trattamento dei rifiuti elettronici è stato identificato Guiyou, città della Cina, con 1,5 milioni di tonnellate trattate ogni anno, generando ricavi per 75 milioni di dollari.
Uno tra i primi in Italia a portare questo esempio è Andrea Squarcialupi, 48 anni, consigliere delegato ed azionista di controllo della Chimet,
il quale importa rifiuti elettronici da Stati Uniti, Germania o Malesia
per fonderli ed estrarne argento, platino, palladio, rodio e ovviamente
oro, esportato poi sotto forma di lingotto principalmente in Svizzera o Gran Bretagna.
Il grande scoglio da superare è però quello dell'inquinamento atmosferico causato
dai sali di cianuro altamente tossici utilizzati per la separazione
delloro dagli altri metalli e ai quali non si era finora trovata
soluzione alternativa.
La svolta potrebbe arrivare tramite l'utilizzo di una tecnica naturale basata sull'amido di mais, capace di salvaguardare il fattore ambientale e di abbassare i costi di lavorazione.
Scoperta fatta, come spesso accade in maniera del tutto casuale, dal gruppo di ricerca coordinato dall'americano Fraser Stoddart,
della Northwestern University (cui è inserito anche il chimico italiano
Marco Frasconi). Durante uno studio è stato notato come questo
reagente, completamente naturale e derivato dall'amido, sostituisse
perfettamente le funzioni svolte dal cianuro, separando loro anche da
altri metalli "simili" come platino e palladio.
L'esperimento sta attraversando ancora una fase
embrionale e ha bisogno di numerose conferme, ma è già una speranza per
chi si augura di trovare il modo più sostenibile possibile di
riutilizzare i nostri vecchi prodotti elettronici.
lunedì 3 giugno 2013
Che gli aeroporti siano teatro di spettacolari
eventi ce lo insegnano i film con i loro addii struggenti, emozionanti
nuovi inizi, con le loro rocambolesche corse contro il tempo e
improbabili scene dazione. E che la finzione sia sempre ispirata alla
realtà ce lo ricordano i fatti di cronaca come quello di sabato 25 maggio.
Sono le 4:42 del mattino quando il volo di linea 902 dellAmerican Airlines proveniente da Guayaquil (Ecuador) atterra all'aeroporto internazionale di Miami.
L'arrivo al gate, i passeggeri scendono mentre
cinque addetti allo scalo scaricano il contenuto del cargo. Prima le
valigie e poi sei casse contenenti 625 mila dollari in lingotti doro, posate come da manuale su un carrello motorizzato e trascinato da una cabina con guidatore.
Tutte le procedure che Miami prevede per il
trasferimento d'oro grezzo proveniente dal Sudamerica con destinazione
in Svizzera sono state rispettate senza il presentarsi di alcuna
anomalia.
Ed ecco che alle 5:15, seguendo un percorso che
pare studiato ad hoc dallo stesso Arsenio Lupin, il carrello contenente
le casse di lingotti scompare dai video di sicurezza ed esce
silenziosamente dalla scena. Scatta l'allarme, partono le ricerche e al
riapparire del carrello nel luogo dove vengono scaricate le valigie dei
passeggeri, dell'oro non vi è più traccia.
Nessun indizio utile visibile dalle telecamere di
sicurezza , le quali non sono riuscite neanche a riprendere il volto di
chi era alla guida del carrello, e nessuna anormalità di rilievo nella
pista palcoscenico del misterioso furto .
Un colpo così perfetto da lasciare increduli gli stessi agenti dell Fbi,
che nonostante si siano visti "soffiare", impotenti, 625mila dollari da
sotto gli occhi, assicurano di "essere ben al corrente della
situazione".
L'unica certezza è che il colpo sia stato messo a
segno da qualcuno che conosce nei dettagli le modalità di trasferimento
dell'oro attraverso l'aeroporto, che ammontano annualmente a circa 8
miliardi di dollari, provenienti per la maggior parte da Messico e
Colombia.
Risolvere il caso dei lingotti
che finora nessuno ha rivendicato, è di grande priorità non solo nel
rispetto della legge ma anche per non penalizzare l'affidabilità dello
scalo che, dal recente aumento del valore dell'oro ha tratto notevoli
vantaggi commerciale e, ultimo ma non ultimo, per orgoglio dell'Fbi.
giovedì 30 maggio 2013
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